
Il grande freddo
Ti ricordi che ci sono quelli che vivono l’inverno davvero come un incubo: ti torna in mente quando il gelo piomba sulla tua città all’ improvviso e solo il vento osa scacciare la neve. Lui non ti è amico: questo spiffero balcanico incessante ti schiaffeggia costantemente con minuscoli aghi ghiacciati che solleticano in modo antipatico e perverso il tuo viso. Forse per questo intorno a te ne parlano e non possono farne a meno.

Il presepe oltre le sbarre
La neve c’è, ma sembra tenace soltanto sulle vette più alte: comunque la Majella è lì, ancora selvaggia, ancora custode e madre di tutti gli abruzzesi. Ai suoi piedi c’è un punto preciso, dove ad essere aguzze sono le sbarre di un Istituto penitenziario, sentinelle anch’esse e che vegliano sui detenuti reclusi nel supercarcere di Sulmona.

Cosa resta a Hillary?
Mio padre è sbigottito, me ne accorgo dalla sua voce. E’mattina presto, meglio dire che è l’alba. Mia madre gli ha appena comunicato la notizia che ha vinto Trump. Io ascolto dalla mia camera in silenzio, la notizia non mi sorprende: ero sveglio nel cuore della notte italiana, nei momenti in cui i volti e le espressioni di giornalisti, sondaggisti ed esperti di network nostrani e americani hanno furbescamente virato i pronostici favorevoli verso il tycoon. Voltando le spalle a Hillary.

L’altra metà del giorno
Volevo dare a questa storia un titolo diverso. Già, avevo pensato a Ragazzi senza luce o piuttosto a The dark side of the Sun: in merito al primo titolo, lo reputo sin troppo cupo e deprimente, ma soprattutto distante dalla verità, come ho avuto modo di capire approfondendo l’argomento che ero in procinto di trattare. Il secondo sarebbe risultato d’impatto, indubbiamente. Ma è stato già scelto per lanciare Brad Pitt in un film di trent’anni fa.

A marcia indietro
A pensarci bene, l’unico autista disposto a venirmi a prendere sotto casa in condizioni eccezionali e per più giorni è stato il mio vecchio capo. Anno solare 2012, mese di febbraio: nevicata del secolo e temperature polari su tutto l’Abruzzo. Lungo la strada a scorrimento veloce, libera da altre auto, Il suo Pajero cavalcava tranquillo frenato soltanto da folate di vento e neve a larghe falde.

Lo street food diventa italiano. Grazie a Gramburger
E’un pomeriggio, ma sopratutto siamo alla fine degli anni novanta. Noto un chiosco mobile, che vende hamburger e hot dog: è lo street food che ti aspetti, ma ai miei occhi quell’improvviso tocco d’America nel pieno centro di Lanciano rompe una felice monotonia. Invece per Rocco Finardi, che si è appena trasferito da Milano, non è una giornata qualunque.

La mia vita è stata una danza
Vedo un bambino di sette anni che inizia a battere i piedi, pur stando seduto. E’ una visione fulminea che si è già interrotta. Sto salendo le scale che mi condurranno sul tetto dell’Hotel Excelsior e l’urgenza del presente mi invita a concentrarmi – con lo sguardo – su quel bambino che nel frattempo è cresciuto, è diventato padre e ha realizzato molti dei suoi sogni.
Hong Kong mon amour. Quei sogni sono gli stessi che lo hanno visto eccellere nella danza: tra passi di valzer e tango, nei teatri e nei palazzetti di tutto il mondo, il tempo è scivolato via senza rimpianti.

Occhi nuovi sul mondo. Con Personal Glasses
Ci vogliono occhi nuovi sul mondo e questo dovrebbe essere il sacro comandamento – spero – ancora più inviolabile ai giorni nostri. Nel frattempo su una superficie bianca, a monte di un mobile laccato nero, il mio interlocutore continua a estrarre con delicatezza aste per occhiali da sole pronte ad essere immortalate nel video che stiamo per girare. Riccardo Lombardi è direttore commerciale e marketing presso l’azienda All Trading srl, ma – almeno oggi – non tenta di vendermi niente.