Quindici anni senza Anna
La mattina dell’8 ottobre 2021 il giornalista russo Dmitry Muratov riceve una bella notizia: vinto il Premio Nobel per la pace. Lui di anni ne ha cinquantanove, e da molti combatte per la libertà di espressione nel suo paese. Nel 1993 diventa direttore di un nuovo giornale, la Novaya Gazeta e in quel periodico, cinque
Veronica ha deciso di lottare
“Vuoi che mi fermi”? chiede Veronica al marito Graham, appena dopo aver subito il primo attentato alla sua vita. Dei proiettili hanno infranto una delle finestre della sua casa a nord di Dublino. A 35 anni Veronica Guerin, giornalista come poche, moglie e madre di un bambino di sei anni, sta mettendo le mani sul proprio destino. Deciderà di non fermarsi – non lo ha mai fatto – e di andare avanti con le sue inchieste, ignorando intimidazioni e minacce, guadagnandosi stima e riconoscimenti.
Heidi e il lockdown
“Nessuno può chiudere Heidi in una stanza” suona un po’ come “Nessuno può mettere Baby in un angolo”, ma sintetizza la morale di una storia – arcinota – che vede lei, la piccola svizzera “selvaggia”, determinata a perorare la sua causa contro tutto il mondo civilizzato a cavallo tra due secoli ormai andati. Per più di cento anni Heidi è rimasta coerente, ma è oggi, ai tempi della Dad che “imprigiona” tanti coetanei di città, che la sua vittoria di oltre un secolo fa suona davvero come un trionfo.
La musa in oro e la memoria dipinta
Maria ha otto anni ed è seduta nel salotto della sua bella casa di Vienna. Non sta giocando, visto che le piace fantasticare sulla donna che sarà. Ogni volta che immagina il futuro, sua zia Adele corre in suo aiuto, confortandola e spronandola. Maria l’ha già eletta come modello, rapita non solo dal suo fascino, quanto da quella personalità così magnetica, impossibile da catalogare. Adele è innegabilmente dotata di uno spirito non destinato a restare confinato entro le mura di una dimora prestigiosa e nemmeno entro i limiti del suo tempo.
Una vita difficile (e) meravigliosa
Ho rincorso George Bailey a lungo e alla fine il nostro appuntamento – sul divano – resta fissato per un sabato sera di dicembre. E’ forse il momento in cui ho più bisogno di lui, perché in questa serata fredda e nebbiosa, un cinema homemade che proietta film in bianco e nero mi sembra il modo migliore per colorare l’ultimo weekend prenatalizio.
La diva e il Wi-Fi
Si chiamava Hedwig Eva Kiesler, quando nacque il 9 novembre 1914 a Döbling, diciannovesimo distretto di Vienna, elegante sobborgo circondato dalla grande foresta viennese che abbraccia ancora oggi la parte nord della città. Si potrebbe credere che la vita agiata di questa ragazzina sia destinata ad essere come tante altre, se non fosse che proprio quell’anno scoppia la prima guerra mondiale.
L’acrobata delle parole
“Non cercate di prendere i poeti, perché vi scivoleranno via tra le dita”. Mi auguro che Alda Merini non abbia mai avuto ripensamenti a riguardo, e si sia cullata – prima di notti insonni – al dolce pensiero di parole che tolgono ogni amarezza alla ricerca della vendetta. Vuoi perché è un’anima maltrattata, a invocarla. Vuoi perché romanticamente i veri poeti e le vere poetesse fanno parte di un esercito che perde tutte le battaglie.
Tra i mondi de “La città dei gatti”
Ha senso un’adolescenza priva di rischi? Esistono ragazzi e ragazze, che non hanno voglia di esplorare ciò che non conoscono? Se ponessi questa domanda alla scrittrice e illustratrice Illary Casasanta, riceverei un no secco. La conferma arriva sin dalle battute iniziali de La Città dei gatti, la sua opera prima, dove sin da subito ho avuto modo di scoprire che il suo no trova giustificazione nelle avventure di Carlo e Rica, i due protagonisti.
La ragazza più veloce del mondo
La vita è imprevedibile:in un giorno qualunque potremmo trovarci a Clarksville, Tennessee. Potremmo imboccare il trafficato Wilma Rudolph Boulevard diretti verso il più vicino Walmart, magari per respirare un po’ di consumismo a stelle e strisce. Terminati gli acquisti e voltando le spalle al boulevard, però, il nome di Wilma Rudolph non scompare. Approssimandosi al Liberty Park, in quel contesto verde circondato da alberi e in una cornice che sa di libertà, si trova un centro eventi intitolato a suo nome.
Storia di un amante di libri
Il 1933 per molti è un anno remoto, se non addirittura anonimo. Ma se consideriamo che nel 1933 fu eletto Adolf Hitler, e se consideriamo l’enorme influenza che la legittimazione di quell’ascesa ha avuto sulle vite di miliardi di persone, in molti ritratterebbero e direbbero che il 1933 non è un anno lontano. E nemmeno, un anno qualsiasi.