
L’alba del giorno dopo. P come Perdono
Eva Kor ha più di ottant’anni e ama presentarsi dicendo che è una sopravvissuta. Lo fa anche dopo aver fissato per un attimo il pavimento del palcoscenico dell’auditorium della scuola americana dove è ospite, prima di invitare gli astanti a sedersi per condividere il palco con lei. Accadeva nei teatri ai tempi di Shakespeare, quando pubblico e attori non erano divisi da barriere e dal sipario nel momento in cui commedie e tragedie prendevano vita.

L’alba del giorno dopo. V per Vendetta
Quando i “Vendicatori” entrano in quella casa distrutta deve essere buio pesto. All’inizio non desta particolari emozioni. E’ pur sempre una delle tante case violate e abbandonate nel cuore della vecchia Europa ferita a morte dalla seconda guerra mondiale. Da qualche mese, i vendicatori però stanno cercando i criminali nazisti da stanare, loro persecutori in passato, nemici per l’eternità. Intendono sottoporli al solito rito cui ormai i nuovi carnefici si sono abituati: un rapido sequestro, un breve processo, un inevitabile verdetto.