La mia vita è stata una danza
Vedo un bambino di sette anni che inizia a battere i piedi, pur stando seduto. E’ una visione fulminea che si è già interrotta. Sto salendo le scale che mi condurranno sul tetto dell’Hotel Excelsior e l’urgenza del presente mi invita a concentrarmi – con lo sguardo – su quel bambino che nel frattempo è cresciuto, è diventato padre e ha realizzato molti dei suoi sogni.
Hong Kong mon amour. Quei sogni sono gli stessi che lo hanno visto eccellere nella danza: tra passi di valzer e tango, nei teatri e nei palazzetti di tutto il mondo, il tempo è scivolato via senza rimpianti.