Categoria: Cultura

Non piangete per me

Angela Merkel per molti giorni non ha parlato. Soltanto poche ore fa la cancelliera ha mosso le labbra per annunciare con il solito gelido garbo che è pronta ad inviare seicento soldati in Mali dopo gli attentati della settimana scorsa. Un risveglio da un improbabile letargo, immagino. Una mossa politica necessaria, magari su consiglio dei suoi più fidati collaboratori. In un’ipotetica fiaba, lei, la donna più potente del mondo, guarderebbe lo specchio e avrebbe tutte le risposte…

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Alla ricerca del lato oscuro

Maestro Yoda non ha dubbi, quando dichiara: Nebuloso il futuro di questo ragazzo è. Anakin Skywalker è un giovane che vive in tempi e luoghi inesplorati, per questo leggendari. Ma più del potere della sua forza, sconcertante è il suo tradimento: lui, cavaliere Jedi, si ribella al suo maestro Obi Wan Kenobi e lo fa con queste semplici, inconfondibili parole, dicendo: Io ti odio.

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Qian, la ribelle

John Lennon scrive e canta, nei lontani anni sessanta: ha una voce indimenticabile, una mente invidiabile, un carisma inarrivabile.Il musicista rock più famoso sorride e balla in un video trasmesso giorni fa durante il programma It was alright in the 60s, ossia Era tutto ok negli anni sessanta. Appunto. Ma l’epoca d’oro della musica brit torna incredibilmente attuale e quel video restituisce questa volta un’immagine inedita. Contornata di un bianco e nero buio, più che sbiadito.

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Hiroshima anno zero

Il capitano Van Kirk, detto l’olandese, è su un aereo a pochissima distanza dalla cabina dove si trova il pilota, il colonnello Paul Tibbets. Non sono soli: l’equipaggio è composto da dodici uomini addestrati da tempo. Volano dalla scorsa notte e da poco sono passate le otto: tra pochi istanti la seconda guerra mondiale finirà. Ma soprattutto il sole cadrà sulla terra e il tempo si fermerà. Solo che loro non lo sanno ancora.

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E alla fine il gallo cantò

La ragazza del mercato stringe al collo due galline e cerca di convincere la sua aficionada cliente a comprarne almeno un’altra. Cerco di seguire la trattativa posando gli occhi su tutti i protagonisti di questa scena: compratore, venditore e vittima sacrificale. Compratrice e venditrice si stanno accordando, perché la prima ha sicuramente in mente di preparare una gustosa zuppa – una sopa o una canja – affinché la gallina galleggi e cuocia finalmente nel suo brodo.

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Nel giardino dei Cunha

Nel giardino dei Cunha non esistono frutti proibiti. Si possono davvero assaggiare tutte le more, le fragole e cogliere i frutti che crescono spontaneamente su alberi rigogliosi. Nel giardino dei Cunha il sapore dei frutti non tradisce ciò che è visibile agli occhi: è qualcosa di vivace che rivive nel palato. Dimenticato il colore ingannevole degli scaffali dei supermercati, riscopro per l’ennesima volta Madre Natura e la sua generosità. Elargisce tanti doni che di tanto in tanto è consentito scartare: oggi tocca semplicemente a me.

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La cavalcata di Alexis

C’è una casa in Via dell’armonia. E’ situata su una collina, si trova più in alto rispetto a tutte le case vicine. Come ogni mattina Alexis esce dalla sua abitazione e osserva attentamente coloro che abitano vicino a lui. Da qualche giorno c’è una calma un po’ surreale: la gente apparentemente continua la solita vita, eppure in molti hanno rallentato i ritmi e sono bloccati in una fila un po’ disordinata.

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La Cina non è vicina

Come ogni anno in occasione del solstizio d’estate a Yulin si fa festa. Questa città nel sud della Cina non è un piccolo villaggio perché conta cinque milioni di persone. I numeri nel paese più popolato al mondo sono davvero relativi e seguono due destini: passano inosservati oppure impressionano. A proposito: in occasione del solstizio d’estate a Yulin, da vent’anni, arrivano diecimila cani. Duemila saranno macellati, cucinati, mangiati in un solo giorno.

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L’amore inspiegabile di Bobby e Poh

Molti credono che la solitudine sia un male incurabile dei giorni nostri. Rifletti un istante e ti sembra un dato incontrovertibile. A quel punto la cavalcata inarrestabile del progresso si arresta. Hai dato fiducia alla scienza, hai creduto che la tecnologia potesse risolvere un’infinità di problemi – i tuoi, soprattutto – e ti senti solo persino quando tutto va come dovrebbe andare. Anche quando hai una bella casa, una famiglia che potrebbe essere immortalata in un quadro, amici che ti adorano e colleghi che ti stimano..

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Io e il clown

Charlot si trova nella stanza degli specchi. Tenta invano di fuggire al poliziotto che lo bracca e che dopo averlo afferrato gli chiede: ed ora, come si esce di qui? La rincorsa continua poi sotto il tendone di un circo: Chaplin eterno vagabondo diverte il pubblico e viene assunto. Senza saperlo – e magari senza volerlo – è’entrato a far parte di un circo.

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